13° comunicato stampa LUGLIO 2021
Remedia on the beach OSTUNI 2021
Quando la ricerca incontra il gusto:
l’evento itinerante “REMEDIA Life on the beach” fa tappa al GAL Alto Salento 2020 di Ostuni
È più buono il pesce allevato con metodi tradizionali o il pesce allevato in impianti con tecnica IMTA? Con tale quesito iniziale si è aperto, sabato 3 luglio 2021 presso il GAL Alto Salento 2020 di Ostuni (Br), l’evento “REMEDIA Life on the beach” alla presenza del Presidente del GAL Alto Salento 2020 Vincenzo Iaia e del Dirigente scolastico del Liceo Scientifico e Classico «L. Pepe – A. Calamo» Francesco dell’Atti.
Gli interventi in programma sono stati a cura della Prof.ssa Adriana Giangrande, Università del Salento – Coordinatore scientifico del progetto «Remedia Life», della Prof.ssa Caterina Longo, Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Responsabile scientifico del progetto «Remedia Life» e della Dott.ssa Cinzia Zugolaro – Ideatrice del percorso di sensibilizzazione del progetto europeo Remedia Life. Il fitto palinsesto di interventi in scaletta ha consentito agli invitati di avvicinarsi ai temi di rilievo del progetto e conoscere più da vicino le attività di acquacoltura in impianti IMTA (Integrated Multi-Trophic Aquaculture), una tecnologia in grado di ridurre l’inquinamento provocato dall’allevamento dei pesci grazie alla presenza di organismi cosiddetti “estrattori” (macroinvertebrati filtratori e macroalghe) che si nutrono di rifiuti organici e inorganici prodotti dall’impianto e li eliminano dal sistema. Una specifica attività, inoltre, è stata dedicata al mondo scolastico, al fine di informare e sensibilizzare il target giovanile riguardo al tema dell’acquacoltura sostenibile e avvicinarlo, mediante attività ludico – didattiche e interattive, agli ecosistemi marini e alle criticità/valenze a essi connessi. Oltre 100 gli alunni del Liceo scientifico “L. Pepe” di Ostuni che hanno preso parte alle attività in classe. Una delegazione di studentesse, coordinate dalla Prof.ssa Lucia Grassi – Docente referente per il progetto «Remedia Life», ha ripercorso l’esperienza sviluppata con il gioco di ruolo che ha consentito di proporre idee e soluzione sui possibili utilizzi della biomassa prodotta in un impianto di acquacoltura.
Con lo scopo di realizzare un networking tra progettualità Life sono intervenuti, con del materiale divulgativo inerente alle loro attività, i referenti del Life DIOMEDEE e Life S.E.POS.S.O. L’evento, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Ostuni, rientra nel progetto europeo “REMEDIA Life” – Remediation of Marine Enviroment and Development of Innovative Aquaculture finanziato nell’ambito del Programma Comunitario LIFE-ENV con Grant Agreement numero LIFE16 ENV/IT/000343, coordinato dall’Università del Salento, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche – IAMC-CNR – e l’impresa MARICOLTURA MAR GRANDE di Taranto.
E se ancora state pensando all’interrogativo iniziale, la risposta certa è che il pesce allevato in impianti con tecnica IMTA è migliore rispetto al pesce allevato con metodi tradizionali. A dirlo sono tutti coloro che hanno potuto effettuare l’assaggio delle due tipologie di pesce e vestire i panni del “degustatore”. La degustazione comparata decreta, dunque, il “vincitore” e conferma che la qualità delle carni dei pesci provenienti da allevamenti con tecnica IMTA sono il risultato di un grande equilibrio tra il complesso di minerali e la massa grassa. Ma a vincere è anche l’ambiente, che trova nel sistema IMTA un valido alleato nella salvaguardia degli ecosistemi marini!