Nonostante il blocco totale causato dall’emergenza sanitaria, e i due mesi di totale ‘clausura’, continuano ad andare avanti le attività del team del progetto REMEDIAlife (REmediation ofMarine Environment and Development of Innovative Aquaculture), coordinato dal Disteba (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali) dell’Università del Salento, che ha come obiettivo il miglioramento dell’ambiente in cui si pratica l’acquacoltura.

Fortunatamente prima della chiusura i moduli dell’allevamento relativi al secondo anno di ciclo produttivo erano già stati posizionati nell’impianto Maricolturamargande di Taranto, “casa” del progetto, e il team era stato previdente anticipando la campagna di campionamento di febbraio alla fine di gennaio.

Purtroppo, in linea con le misure governative di contenimento per l’infezione da Covid-19, tutti gli incontri previsti sono stati annullati, compreso il secondo Focus Meeting sul marketing, programmato per i primi di marzo. E’ stata invece portata avanti l’attività con le scuole, in remoto, e sta per essere attivata la piattaforma virtuale in cui si svolgeranno gli incontri previsti per il resto dell’anno.

In tutta questa situazione è emerso anche un lato positivo: i meeting telematici – come confermato dal gruppo di ricerca – sul web potranno essere seguiti da un pubblico internazionale, dando possibile spunto anche alla creazione di nuove sinergie. Il primo di questi meeting telematici dal titolo: “Aspetti legislativi sulla maricoltura” si svolgerà durante il mese di maggio.

Un’attività che, quindi, non si ferma neanche davanti alle avversità: il team, che si è fatto conoscere in tutto il mondo per la scoperta della “barriera corallina” al largo di Monopoli (Ba), la prima nel Mediterraneo, continuerà a segnalare le sue iniziative sul sito e sui social (Facebook: e Twitter @LifeRemedia). Ricordiamo che il progetto è finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito dei progetti programma LIFE Environment della Commissione Europea, con durata di 4,5 anni quadriennale (luglio 2017- dicembre 2021).

Vale complessivamente 2,48 milioni di euro, ed è nato nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università del Salento, in collaborazione con la sede IRSA CNR di Taranto, il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari e l’impresa Maricoltura Mar Grande s.r.l.